giovedì 10 agosto 2017

La mammina sul piedistallo

Care mamme a noi tutte indistintamente insopportabili, volevamo qui parlare di un esemplare ancora più insopportabile e sgradevole di voi.
La mammina sul piedistallo.
Lei non è una comune mortale, non è neanche una donna.
E' un modello di perfezione. Inaccessibile e invidiabile.
Il suo stesso destino era già scritto. Lei è nata per essere un modello da imitare (male, perché lei resterà sempre la numero uno) e per far sentire inadeguate, tristi, arrabbiate e frustrate tutte le altre mamme.
E' una vera e propria enciclopedia vivente. Sa tutto. E non ha mai "sbagliato", a partire dal concepimento. Fa sempre quello che ha in mente di fare e va tutto, sempre, come dice lei. Scendendo nel politicamente scorretto, quante mamme sognavano una femminuccia e hanno fatto di tutto per averla, monitorando scrupolosamente orari e durata delle copule e mangiando questo si e quelllo no? Già se la vedevano indossare quel vestitino che era stato loro, conservato perfettamente dopo trent'anni, e al test di gravidanza positivo hanno speso 569,2 euro in vestitini rosa. E poi all'ecografia, la doccia gelata: "signora guardi che bel pisellino!".
La mamma sul piedistallo voleva una femmina e un maschio e ha avuto esattamente una femmina e un maschio. Quando e come voleva lei.
Non vi svelerà mai come ha fatto, è il suo segreto...
Quando la incontrate e le raccontate tutte le vostre vicissitudini di mamme normali e imperfette, compresi i vostri fallimenti, lei andrà contro ogni buona norma di educazione civica e si pomperà ancora di più l'ego a spese vostre, sciorinando tutti i suoi successi, alcuni dei quali sembrano anche piuttosto assurdi.
"Tuo figlio ha un anno e due mesi e ancora non cammina. Oh. (espressione mooolto dispiaciuta, come se vi fosse capitata una disgrazia) Il mio ha camminato da solo a sette mesi!" (sorriso a 52 denti).
"Veramente, quando allattavi al seno, ti sono venute delle ragadi pazzesche ai capezzoli? A me no! Bastava fare così, così e così!" (Dopo, ripensandoci su, vi accorgerete che è esattamente quello che avete fatto voi. Ma voi non siete la mammina sul piedistallo e quindi vi è andata male. Come tutto quello che fate. Vi sentite un po' una scimmietta che prova a disegnare la Gioconda.)
Lei è anche una moglie perfetta.
"Come va con tuo marito?"
"Eh sai, tra il lavoro e il bimbo, ci siamo un po' allontanati..."
"Oh... (di nuovo quello sguardo che vi compatisce). Noi no. Noi siamo più uniti di prima. Una cosa sola." (Occhi a cuoricino per lei e conati di vomito per voi).
I suoi bambini non sono bimbi normali ma hanno battuto ogni record.
Prima parola consapevole a due mesi, prima camminata da soli a sette mesi, contano fino a dieci dall'anno di vita, contano fino a cento dall'anno e un giorno di vita, lo spannolinamento... ehm... ah già.... loro non hanno mai portato i pannolini e non hanno mai sporcato!
Il primo giorno di scuola hanno insegnato a tutti i bambini e alla maestra a scrivere.
La loro prima poesia ai parenti l'hanno recitata nel loro primo Natale. Non importa se sono nati il 23 dicembre e il 25 avevano due giorni di vita.
E' successo e basta.
Ed ora voi penserete, nella vostra candida ingenuità, "basta non raccontarle nulla".
Eh no, care mammine sprovvedute! Se non chiedete, sarà lei a domandare. Su tutto.
Non provate a mettervi in competizione con lei ma piuttosto, come sempre, tagliate corto. Annuite con educazione e finta gentilezza e poi inventate un improvviso impegno e dileguatevi.
Subito dopo essere scappate dalla mammina sul piedistallo, mettetevi le cuffie e ascoltate, al massimo volume, il primo ruttino del vostro pargoletto.
E rallegratevi, perché voi non avete messo al mondo e non state crescendo un trofeo da competizione ma... un bambino.
Un puro, semplice e candido... bambino.
Alla prossima, mamme insopportabili :)



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