giovedì 28 dicembre 2017

Le cinque frasi da NON dire alle altre mamme durante le feste

Dopo aver dedicato un post alle frasi che non vogliamo sentirci dire dalle altre mamme, ne facciamo uno ora sulle frasi da NON DIRE alle ALTRE MAMME.
MAI!
Ognuna di queste frasi è paragonabile a una martellata sui cog**on i che non avete (ma potrebbero crescervi, in maniera direttamente proporzionale al tempo che passerete in compagnia delle altre dolci e tenere mammine).
 
1. "Cosa hai fatto alla Vigilia/a Natale/a Santo Stefano?" - NO!! Rischio altissimo di farsi monopolizzare un pomeriggio intero con racconti e pettegolezzi vari su tutto quello che la mammina e i suoi bambini hanno mangiato, i biscottini fatti a mano sull'albero, i lavoretti di Natale, i litigi con la maestra per i lavoretti fatti male, i litigi con la zia perchè ha detto di avere una gastroenterite fulminante e non poter venire al cenone del 24, e invece è stata vista dalla vicina al corso a mangiare un cannolo e mezzo, gli screzi con la suocera perchè si è offesa che il pargoletto l'ha chiamata "vecchia strega acida"... "ma sono solo bambiniiiiii" (chissà da chi lo avrà sentito
2. "Che regali hai fatto/ricevuto?" - NOOOOO! La tipica mammina ha poco da offrire, a livello umano, e dunque tiene molto alle apparenze. Ha fatto e ricevuto millemila regali. Preparatevi, dopo una domanda del genere, ad una cronaca fedele della genesi di ogni oggetto inutile ricevuto/regalato. Inoltre, seguiranno lamentele sui regali a suo dire inutili, sbagliati e non fatti. "La fruttivendola mi ha regalato un chilo di mele Golden per i bimbi ma a me e mio marito niente, neanche un pensierino. Non ci andrò più a comprare da lei!!"
3. "Cosa farai a Capodanno?" - EEEEEEH?????!!! Una domanda del genere è pericolosissima! La tipica mamma, notoriamente piena di amiche e di attività da svolgere, appena sentirà questa frase, magicamente non avrà impegni per quella data. Vi si accollerà subito. Lei, il marito zerbino, la figlioletta rompibicchieri, il figlioletto imbrattamuri e il cagnolino incontinente. Ricordate che, sotto sotto, anche la tipica mamma è umana. Avendo solo amiche finte o immaginarie, appena fiuta un po' di umanità, ci si butta a capofitto.
4. "Che freddo, vero?" - NO, NOOO e NOOOOO! Una domanda del genere si presta a lamentele infinite sul clima di tutta Italia e al resoconto dei malanni vari di coniuge, figli, parenti e amici vari, più resoconto di tutti i rimedi casalinghi e googleati (male) per gli stessi. Perderete 53 minuti del vostro tempo e vi ritroverete in mano un sacchettino di timo ed eucalipto ("questo è meglio della tachipirina e dell'antibiotico!!!")
5. "Come stai?" - MAI UNA DOMANDA COSI APERTA! Ve lo dobbiamo dire voi? Questa vi farà perdere pomeriggio, serata e nottata a chiacchierare su WhatsApp. Se proprio vi sentite buone e compassionevoli, optate per la frase chiusa "Spero tutto bene!", o, ancora meglio, un falsissimo sorriso. Usate molto la gestualità. Annuire, sorrisetti, occhiolini. Fate finta che siete timide. Funziona sempre.
Ricordate: "Il silenzio è una fonte di grande forza." [cit.]

sabato 23 dicembre 2017

I nostri più sinceri auguri di buon Natale (e consigli pratici per non impazzire)

In questi giorni lieti, circondate dalle nostre famiglie e dai nostri cari, non potevamo non augurare a tutte (e a tutti) di trascorrere al meglio queste ormai prossime feste natalizie.
Volevamo elargire dei consigli pratici per non impazzire, specie a tutte coloro che avranno l'incombenza e la rottura di ricevere parenti serpenti presso il proprio domicilio.
Prendete pure nota.
1. E' possibile fare regali senza muoversi da casa. Anche se sappiamo che siete quasi tutte aride e menefreghiste come noi, per questo Natale vi darete alla beneficenza.
Sia chiaro, non perchè siete diventate buone all'improvviso, ma perchè siete più pigre di un gatto su un termosifone e vi rompete le scatole di sprecare ventotto ore (minimo) delle vostre vite, andando per negozi o per centri commerciali sovraffollati (e pieni di altre mamme e bambini urlanti).
Andate sui siti delle ONLUS o delle associazioni no profit e scegliete regali solidali. Potete anche decidere di adottare un albero in un paese del Terzo Mondo, per aiutarne le popolazioni.
2. Quando parenti e amici vi chiedono lavoretti fatti con la preziosa collaborazione dei vostri bimbi, invece di impazzire con il pongo/pasta di sale/cartoncini/carta velina/colla vinilica/tempere/acquerelli/glitter eccetera eccetera, fate come vi suggeriamo.
Prima di tutto, conservate parecchi rotoli di cartone della carta igienica. Prendetene tre: uno lasciatelo così com'è, di un altro tagliatene un pezzettino, di un altro un pezzettino ancora più piccolo. Componete una sorta di albero di Natale attaccandoli l'uno all'altro con la spillatrice. Il pezzettino grande come base dell'albero e il pezzettino piccolo come punta. Poi prendete dei pezzettini di carta e bagnateli e schiacciateli fino a formare delle palline. Incollate queste pseudopalline all'alberello.
Adesso fate colorare questi splendidi lavoretti natalizi dai vostri bimbi con dei pennarelli adatti e non tossici. Non importa se li colorano a ca**o di cane. Sono bambini, no? L'hanno fatto con il cuore. Quando hanno finito di colorare, prendete un pennarello indelebile e scrivete sull'alberello "Buon Natale, STR***O/A!" da un lato e dall'altro: "L'anno prossimo il lavoretto te lo fai da solo/a. P.S. Le palline di carta le ho plasmate con lo sputo." Siamo sicure che non ve li chiederanno più.3.
3. Nei giorni precedenti alle varie giornate di festa, ripetete ai vostri figli che i nonni sono belli, bravi, cari, dolcissimi e che li amano da morire. Si. Da MO-RI-RE!
"La nonna / il nonno  ti vuole così bene, vive per te, vorrebbe stare ogni minuto e ogni secondo con te, sempre in braccio!! Pupetta/o e nonna/o/i si amanooooo!!!"
Così facendo, il bambino o la bambina sarà attaccato alla nonna/al nonno come un magnete al frigorifero, come una cozza allo scoglio, come una mammina perfetta a un gruppo Facebook inutile di altre mammine.
I nonni non potranno aprire bocca. Quale nonno/a snaturato scansa il suo nipotino o la sua nipotina in love? Nessuno/a. Quindi, visibilmente a disagio, se li dovranno accollare per ore. E voi, libere finalmente, fingerete di andare a prendere una bottiglia di vino in cantina e rimarrete chiuse lì dentro per 49 minuti, sedute su uno sgabello e con un plaid addosso, per guardare la vostra serie preferita su Netflix mentre gli altri si divertono.
4. Preparate un menu stravagante, con punte di veganesimo, igienismo e crudismo. Ovviamente, mentre gli ospiti mangeranno le finte tagliatelle fatte di strisce di zucchine, il simil baccalà di tofu e, "dulcis in fundo", dell'ottimo budino di carrube, voi sarete in cucina a strafogarvi di lasagna VERA, baccalà fritto unto e bisunto e cannoli pieni di ricotta e gocce di cioccolato. Mi raccomando, se qualche invitato fiuta odori strani, dite che sono i vicini mangiacadaveri.
Il prossimo Natale lo passerete da sole. Anche il gatto cercherà inviti altrove. Garantito.
5. Quando sarà il momento di lavare le pile altissime e sporchissime di teglie, pentole, padelle, piatti e stoviglie varie, iniziate a lavarli e poi, fingendo un malore, fate cadere un piatto nel lavello, facendolo rompere. Consigliamo di far rompere quel piatto di quel servizio antico che vi ha regalato la vostra amata suocera.
Se nessuno vi sente, ripetete l'operazione. Finirà che la vostra premurosissima e insostituibile mamma acquisita, affinchè voi non rompiate altri dei SUOI preziosissimi piatti (i regali della suocera sono sempre i suoi, non saranno mai vostri), finirà lei di lavare i piatti e voi potrete rilassarvi nel vostro comodo letto, trollando o insultando le mamme perfette sui gruppi Facebook o qualsiasi altro passatempo sia efficace per sfogare le vostre frustrazioni.

martedì 26 settembre 2017

Le nemiche di noi mamme che non sopportiamo le altre mamme

Oggi vogliamo dedicare un articolo alle nemiche di noi mamme che non sopportiamo altre mamme. Quelle persone che, sentendosi toccate dai nostri post, o, molto più banalmente, non gradendoli, ci mettono alla gogna e vorrebbero farci sparire.
Sarà la prima e ultima volta, perché noi non regaliamo perle ai porci.
Finchè vi dedichiamo tempo e spazio per ridere, ok. Ma noi non ci confrontiamo. Perché dovremo farlo? Che motivi abbiamo per farlo?
Qualcuna si è lamentata del fatto che cancelliamo i commenti e abbiamo il blocco facile.
Forse non avete letto il titolo della pagina, che è inequivocabile!
NOI MAMME CHE NON SOPPORTIAMO ALTRE MAMME.
Voi quando non sopportate qualcuno, ci perdete tempo a discutere? Vi fate il fegato amaro? Ci tenete, soprattutto, a giustificarvi e a spiegare le vostre posizioni?
Noi NO.
Non è che ci crediamo superiori, noi sappiamo di essere superiori.
Siamo consapevoli che a molte, le quali ci hanno messo mesi e anni del loro tempo per avere un minimo di pubblico, rode parecchio che in soli due mesi già abbiamo parecchie persone che ci seguono e ridono con noi.
Proprio perché non vogliamo deludere queste persone e siamo liete di aver avuto questo successo, sappiate che andremo avanti.
Continuate pure a litigare e scannarvi tra voi per questioni futili e insignificanti, noi continueremo ad esistere e, mangiando pop corn, ci doneremo a chi ci apprezza.
Buon pomeriggio a tutte (o quasi) <3

mercoledì 6 settembre 2017

Mamme contente ed orgogliose che i loro figli non mangiano

A chi non capita di ricordare la propria infanzia?
Stop. Fermatevi prima di continuare a leggere.
Non aspettatevi un post malinconico strappalacrimuccia mieloso.
Noi vogliamo parlare di uno dei nostri ricordi più bruttini.
Il momento della pappa.
Tutte noi eravamo obbligate a mangiare quello che ci veniva proposto, spesso roba insipida, insapore e incolore. Guai a non finire tutto il piatto. Veniva la cavalleria. Il papà che fingeva di essere arrabbiato. La nonna che piangeva. Ma piangeva sul serio. "Perché non mangi? Non vuoi bene alla nonna? Non vuoi crescere? Perchè mi dai questo doloreeee??? Mangia su annonna! Fallo per me!!!"
Di fronte alle lacrime della cara nonnina, la stessa che ci coccolava amorevolmente, ci difendeva quando mamma e papà ci sgridavano perché avevamo colorato tutto il muro bianco con i pennarelli, persino il bambino più inappetente cedeva e apriva la boccuccia, pronto a ingurgitare il lauto pasto.
Adesso le cose sono cambiate.
Adesso le mamme sono contente che i figli non mangiano.
"Mio figlio ha 21 mesi e mangia niente, solo latte di mamma! Amore mio bello e bravo!"
"La mia cucciola ha 9 mesi e mia suocera insiste per farla mangiare ma io non voglio, povera piccola! Mica devono diventare tutti ciccioni obesi, se non mangia non importa!"
"Voglio denunciare la nostra vicina di casa perché ha offerto una merendina a mia figlia, dicendo che è troppo magra! Io gliel'ho fatta buttare. Come si permette?"
Ma perché?
Quali motivi astrusi e contorti spingono una mamma a essere felice che il proprio figlio non mangi?
L'orgoglio di essere quella che provvede al suo nutrimento e quindi, ancor di più, alla sua vita.
Lo capiamo, eh? Abbiamo allattato al seno anche noi.
Ma non abbiamo fatto nulla di eccezionale.
La mamma è sempre responsabile della vita dei propri figli e il nutrirli è forse il compito più facile. Ben più difficile è crescerli bene e farli diventare adulti come si deve.
La paura che diventino obesi.
Beh, care, spegnete Real Time. Per fortuna siamo in Italia e non negli Stati Uniti. Abbiamo la dieta mediterranea, la più salutare (e buona) al mondo. Da noi, persino al Mc Donald's si trovano le insalate.
Poi basta un po' di buonsenso, una merendina ogni tanto non ha mai ucciso nessuno.
Con un regime alimentare rigido, rischiate di ritrovarvi adolescenti che, appena li lasciate soli, vanno in overdose da dolciumi e schifezze.
Le nostre mamme esageravano perché in fondo, se mangiavamo solo 82 grammi di sogliola, anziché tutti gli 85,6 che c'erano nel piatto, non succedeva proprio niente, ma essere contente perché i bimbi non mangiano, per mille paranoie e ansie varie, è da folli.
Noi abbiamo la fortuna di vivere in una società in cui non solo possiamo sopravvivere, ma possiamo anche scegliere di mangiare bene o male.
Fateli mangiare, questi bambini.


sabato 2 settembre 2017

16 motivi per non sopportare le altre mamme

1. Sopportare le altre mamme vuol dire aggiungere problemi. Già abbiamo, nella nostra esistenza, una moltitudine di individui da sopportare: il marito/compagno/fidanzato, la sua amata famiglia d'origine, i nostri figli, la nostra famiglia d'origine, i vicini di casa, le vecchie vicine di casa impiccione (che meriterebbero un capitolo a parte) il portiere e gli animali di casa. Dobbiamo andare al risparmio, non prendere altri fardelli.

2. Sopportare un'altra mamma vuol dire accollarsi un altro microcosmo simile al nostro. Parleremo ancora e ancora di tutte le vicende e i problemi che spesso vogliamo solo dimenticare, anche solo per un attimo. Anche solo in quei cinque minuti di beata solitudine che ogni tanto ci vengono concessi per una bella doccia. O in quell'ora di grazia in cui il coniuge/la nonna si tiene i mocciosetti e noi siamo libere di uscire.  "Mio figlio non dorme, mio figlio è capriccioso, mio marito non mi aiuta a casa". No, grazie. Vogliamo parlare d'altro.

3. Sopportare le altre mamme ci invecchia. Noi vogliamo annusare la vita delle donne spensierate che non hanno nessuno a cui rendere conto. Vogliamo invidiarle disperatamente. Vogliamo, attraverso i loro racconti attuali, sentirci ancora giovincelle. Ragazze che possono prendere lo zaino, metterci due paia di mutande, un cambio e andare dove cavolo vogliono.

4. La maggioranza delle altre mamme non ci sopporta. Perché noi dovremo essere più buone di loro e porgere l'altra guancia? Anche no. Basta con la storia che dobbiamo dare il buon esempio. Già ce lo dicevano le nostre mamme. Adesso vogliamo essere libere di sbagliare e di essere anche peggiori delle altre.

5. Sopportare le altre mamme vuol dire spesso anche sopportare i loro bimbi e dover tenere pure un sorriso di circostanza quando li vediamo menare, distruggere, urlare come matti. Già facciamo fatica con i nostri.

6. Sopportare le altre mamme significa dover frequentare quei posti odiosi che abbiamo sempre fatto di tutto per evitare. Ristoranti per famiglie con annessa saletta in cui i bambini si scatenano e fanno baccano, roba che per comunicare dobbiamo mandare i bigliettini come a scuola. Cinema che proietta il famoso film o cartone animato... scusate no, si dice film d'animazione... Dopo il primo minuto già ci sta venendo un attacco di sonno. E dormiremo pure ma non possiamo perché tutti esultano. Anche il genitore scemo che fa finta di divertirsi.

7.  Con un'altra mamma non possiamo flirtare e rimorchiare liberamente, con l'amica del cuore single/fidanzata/sposata si. La maggioranza delle altre mamme sono tutte bacchettone che fingono di avere una famiglia perfetta e un matrimonio degno di un romanzo d'amore. Al massimo si grattano la testa e piagnucolano perché il marito forse gli ha messo le corna con la collega giovane e bona. Figurarsi se confesserebbero mai di essere ancora donne come tutte e quindi di gradire apprezzamenti e attenzioni da altri uomini.

8. Si aggancia al punto 7. Con un'altra mamma non possiamo metterci troppo in tiro. Penserebbe che abbiamo tanto tempo da buttare per farci carine e i nostri figli sono angioletti. Comincerebbe a guardarci torvo. Quante ce ne sono che hanno le sopracciglia pelose e unite alla Mr Bean, una barbetta da capra, e un abbigliamento osceno che persino Enzo e Carla rifiuterebbero di prendersele in carico? Il bello è che vanno fiere di quanto sono trasandate e bruttine. "Io sono una mamma non penso a certe cose, i figli vengono prima di tutto, non ho tempo per farmi carina. Tanto neanche serve, mio marito mi ama e mi vuole così come sono" Va andate a cag***! Come minimo si beve un litro di latte dopo cena per farsi venire mal di stomaco e non dover adempiere ai doveri coniugali.

9. Sopportare altre mamme vuol dire dover fare troppi regali. Regali per i suoi compleanni, regali per i compleanni dei suoi figli, regali per i loro battesimi, regali per le loro prime comunioni, regali per le cresime. Poi se la mamma è una tettalebana potrebbe anche fare i tettaparty. Diciottomesi ventimesi quarantunomesi di tetta, mamma dorata rubino smeraldo ecc... Ah, i regali ai mariti. Si, perché davanti a voi li trattano come idioti e ognuno di loro due ha come minimo l'amante virtuale ma guai a saltare l'ipocritissima festa di compleanno con tanto di cuori enormi "grazie di esistere amore mio ti amerò per sempre sei tutto per me". Non siamo tirchie. I soldi li spendiamo per cose utili.

10. E' impossibile non litigare con le altre mamme. Noi abbiamo un atteggiamento umile perché sappiamo, in cuor nostro, di essere perfette. Siamo convinte di avere la verità assoluta in tasca. Per cui non abbiamo bisogno di convincere altre, motivare, spiegare, giustificarci, argomentare. Ci va bene anche dare ragione per finta. Ce ne usciamo spesso con frasette fatte, politicamente corrette, come "ma siiii ognuno fa come gli pare" o "ognuno è diverso va rispettato" e ci va bene così. Le altre mamme invece sono insicure sui loro stessi metodi e attraverso la lite cercano conferme. Le conferme che devono dare a loro stesse. Ma anziché usare uno specchio e blaterare a vuoto, userebbero noi. No, grazie. E se proprio volete, si può concordare una tariffa oraria.

11. Sopportare un'altra mamma vuol dire doverne poi conoscere le amiche, tutte mamme anche loro. E' un attimo che ce le ritroviamo in vacanza con noi. Magari anche nella stessa casa a russare tutti allegramente.

12. Vogliamo conservare gelosamente ogni vestitino, pantaloncino, giocattolino, oggettino e portapelo dei sederini dei nostri figli. Non vogliamo dare niente alle altre mamme. Anche se abbiamo deciso di avere solo un/a figlio/a. Perché siamo str**** fino al midollo.

13. I gruppi di mamme, virtuali (Facebook, WhatsApp) o reali (associazioni, raduni, tettaraduni, babywearing raduni), di qualsiasi genere e per qualsiasi scopo, ci fanno altamente cag*** e ci fanno anche venire mal di testa. Solo una pagina ci piace: la nostra.

14. Spesso facciamo fatica a sopportare noi stesse, perché persino esseri illuminati come noi hanno avuto delle trasformazioni negative in seguito alla maternità. Una di noi è così ansiosa che la pediatra la caccerebbe via a pedate nel sedere per la sequela di domande inutili che pone ogni volta. Un'altra, una casinista disordinata, è improvvisamente diventata una soldatina perfetta e siamo sicure che una bella chiacchierata con uno psichiatra bravo non farebbe male.

15. Siamo così arrabbiate con il mondo per la condizione misera in cui versa la mamma italica, non
tutelata minimamente dallo Stato, che non possiamo trattenere questa rabbia e frustrazione quando incontriamo un soggetto che ce le tira fuori tutte, come la tipica altra mamma scema che ci rompe le scatole perché abbiamo dato ai nostri figli un cornetto al cioccolato e non la barretta vegana di quinoa con frutta caduta dagli alberi. Di solito ignoriamo,chiudiamo o blocchiamo ma certe occasioni ghiotte non ci possono scappare.

16. Gli asini si educano con il bastone e con la carota. Non con le carezze.

mercoledì 30 agosto 2017

Sogno ad occhi aperti.

E' una bellissima mattina di fine agosto. Le vacanze sono quasi finite, per te.
Tu e il tuo bambino vi alzate tardi, verso le nove e mezza.
Lui ti sorride, tu gli sorridi, non vedi l'ora di portarlo al parco a giocare.
Vi vestite di fretta. Stai per andare alla porta ma torni indietro perché lui si è scordato di lavarsi i denti e tu non vuoi che abbandoni già le cattive abitudini. Come te che hai trent'anni passati e la sera, quando tutti dormono, ti concedi un bicchierino di vodka e col cavolo che poi te li lavi, i denti. Vai a dormire con quel sapore in bocca e ti svegli dopo un'ora con una sete bestiale. Anche se era un bicchierino piccolo. Eppure viene sete. Hai un'età ormai.
Non divaghiamo, torniamo al sogno.
Il tuo bambino si lava i denti e poi uscite. Lui tranquillissimo. Non scalpita e tira come un matto la tua mano come fa di solito. Non si lamenta perché vuole correre sul marciapiede da solo, a pochi passi dalle macchine che sfrecciano, facendoti prendere un ictus. Si è svegliato bene. Tu ti sei svegliata bene. La giornata inizia benissimo.
Arrivate al parco e tu resti stupita a vedere i bambini che giocano. Da soli. Giocano e si divertono ma c'è un certo ordine nelle cose che proprio non riconosci. Non lo hai mai visto. Sembrano soldatini. Nessuno spinge nessuno, nessuno urla, nessuno piange, nessuno cade. Tutti puliti e precisi. Tutti buoni e bravi. Vedi piccole manine che si tendono per aiutare i più piccini, braccine accoglienti che si aprono. Bacetti appiccicosi che volano da una parte all'altra.
Il tuo bambino va verso di loro e il cerchio di bimbi si apre per abbracciarlo.
In lontananza scorgi delle adulte. NO. Sono le altre mamme. Ti vedono. Ti sorridono. E' troppo tardi per mettersi dietro a quell'albero, per controllare il tuo bambino ma diventare invisibile a loro. La tua bocca si contorce in una piccola smorfia.
Loro vengono verso di te. Nella tua mente risuona la colonna sonora del film "Lo squalo". Sudi freddo. Le labbra diventano secche, speri che il tuo "buongiorno" non risulterà troppo falso.
Era ovvio che c'erano le altre mamme, cosa ti aspettavi con tutti quei bambini?
Eccole, sono davanti a te. Sono tante. Non sai contarle.
"Buongiorno" dici tu con un tono tra l'esausto e il terrorizzato.
"Buongiorno" dicono loro in coro "Noi siamo le tate!"
"Le tate??"
"Si, certo. Le tate. Disponibili h24. Ogni volta che vuole. Gratis. Paga il Comune."
Rimani in silenzio. Non sai cosa dire.
"Quello è il suo bambino, vero? Vada a bersi un caffè con le amiche. Ha la faccia così stanca. Scommetto che suo marito la sera si offre di stare con il bambino ma ogni due secondi le chiede una mano. I suoi occhi parlano chiaro. Vada, vada. Ci pensiamo noi."
Ancora sei attonita. Poi ti riprendi.
"No, grazie. Io resto qui."
"Non si fida?"
"No, voglio godermi i bambini. Voglio godermi il parco. Voglio godermi la bellezza di una mattina senza le altre mamme. Voglio sentire questo silenzio, senza domande inopportune, senza ansia, senza tensione. Voglio guardare questi bambini rilassati e sereni. Liberi. Voglio stare qui. Non vi dispiace, vero?"
"Faccia pure signora."
"Datemi del tu. E chiamatemi signorina, vi prego. Anche solo per una volta."
Le tate ti sorridono e tornano dall'altra parte del parco, a tenere d'occhio quei bambini sereni che non hanno bisogno di essere tenuti d'occhio.
Tu ti siedi su una panchina e...
Il sogno è finito.
Ci dispiace.
<3
Torna a nasconderti da loro. Nel prossimo articolo, un tutorial per rendersi invisibili alle altre mamme.
Buonanotte!


lunedì 28 agosto 2017

I dovuti scongiuri contro chi ci augura miseria, malattie, eventi avversi e morte :-D e riflessioni varie

Tiè!
Questo gesto scaramantico e popolano è per tutte le care mammine che ci scrivono in privato augurandoci tante "belle cose".
Sembra assurdo ma la nostra paginetta piccina picciò (abbiamo da poco superato il traguardo dei 500 like), procura parecchi malumori.
Ok, ci piace prendere in giro. Probabilmente, ma non lo ammetteremo neanche sotto tortura, alcune delle mamme che abbiamo preso in giro siamo state noi stesse, con i nostri attacchi di ignoranza acuta e domande stupide dovute all'ansia. Inoltre, non abbiamo mai negato di essere presuntuose e arroganti anche più delle mammine pancine.
Cosa ci contraddistingue da esse?
Il buon uso della lingua italiana, la logica, la capacità di argomentare.
Non vi basta? E chi se ne frega.
Noi non siamo nate per piacere. Il nostro obiettivo è avere uno spazio e dare uno spazio a tutte quelle mamme che, DAVVERO, non sopportano la maggioranza delle altre mamme.
Ci piacerebbe dire che all'unica riunione dell'associazione di tenere mammine e/o al mammacaffè a cui abbiamo partecipato ci siamo trovate bene ma... NO. Ci siamo sentite a disagio, ci siamo annoiate e ci ha fatto ca**re copiosamente. A spruzzo.
Noi si, siamo mamme, ma ci siamo scocciate di parlare di mocciolo verde del pupo, quando ha parlato/detto mamma/messo le dita nel naso la prima volta <3, riunione delle mamme a scuola, bravura delle maestre, i pannolini migliori e siamo talmente esaurite che ci annoia persino discutere su allattamento materno VS allattamento artificiale, seggiolino VS navicella in macchina, svezzamento tradizionale VS autosvezzamento, parto naturale VS cesareo.
Non ce ne frega una mazza di litigare per queste str..zate!
Noi ci sentiamo ancora giovani e vive, quando ci ritroviamo tra altre DONNE, ci piace parlare di argomenti stupidi, che fanno venire la ridarella fino a farti male al petto. Vogliamo parlare di s£ss0 in maniera politicamente scorretta, come farebbero degli uomini ubriachi dopo una cena tra amici che si conoscono da una vita.
Oppure vorremo affrontare argomenti talmente seri che come minimo ti viene una lacrima.
Vogliamo parlare di quella povera donna che è stata licenziata perché era incinta, vogliamo firmare una petizione affinché sia garantito l'accesso all'asilo nido comunale a tutti i bambini, vogliamo scendere in piazza contro l'infibulazione.
Mentre scriviamo quest'articolo, nella nostra mente visualizziamo un cerchio fatto da tante mamme che si urlano addosso a vicenda, tante simil-oche o galline.
Mamme incapaci di guardare oltre il proprio naso e capire quali sono veramente le cose importanti per cui battersi, i nostri problemi.
E intanto fuori il mondo va avanti, facendoci a pezzi.
Ma le simil-oche starnazzanti neanche se ne accorgono, perché pensano che è destino.
Gli scongiuri e le corna sono per te, cara mamma scema, che ci odi e non hai capito un c**zo!

giovedì 17 agosto 2017

Mamme tarde di comprendionio

Questo è un articolo polemico e politicamente scorretto, quindi se siete dell'umore "vogliamoci tutti bene" o avete inclinazioni santarellino-buoniste "tutti/e vanno accettati/e e compresi/e", vi consigliamo di cessare subito la lettura.
Ok, andiamo avanti.
Noi mamme che non sopportano altre mamme siamo esauste di imbatterci, sempre più spesso, in mamme tarde di comprendonio.
Per quanto noi stesse siamo mamme e siamo convinte che l'esperienza della maternità ci abbia regalato un po' più di saggezza in materia di bambini, siamo arrivate a detestare la frase "tu non sei mamma, non puoi capire".
Questa frase non deve esistere in un mondo popolato da così tante mamme tarde di comprendonio. Non pronunciatela, MAI.
Tutte dobbiamo accollarci la vergogna collettiva delle mamme sceme.
Noi ci imbattiamo, ogni giorno, virtualmente e nella vita reale, in future mamme o mamme analfabete funzionali e/o sgrammaticate. Persone che chiedono se le loro secrezioni vaginali multicolori siano segnale di gravidanza e non sono capaci di alzare il deretano e uscire dalle loro tasche cinque miseri euri per comprare un test.
Persone che fanno domande talmente cretine da sembrare scherzi. Poi realizzi che esistono e avresti voglia di prendere a testate il muro perché tua nonna, con la quinta elementare, era molto più intelligente e lungimirante di queste qui, che magari son pure laureate!
"domani è luna piena secondo voi partorisco?" (siiii ma prima ti trasformerai in una lupa mannara e partorirai un lupacchiotto che si trasformerà in bambino allo scoccare della mezzanotte <3 )
"posso usare olio di ricino per far arrivare le contrazioni?" (non lo sappiamo, ma per far arrivare il cagotto, sicuramente si!)
"la mia bimba ha 5 mesi e ancora non ha detto "mamma" è normale?/il mio bimbo ha 12 mesi e ancora non cammina all'indietro facendo le capriole, è normale?/il mio cucciolo ha 22 mesi e vuole stare sempre con la nonna quando mi vede mi spinge via, è normale? (si, LORO... sono normali.)
Le mamme tarde di comprendonio abboccano a ogni sciocchezza scritta apposta da menti sadiche e perverse per allocche come loro.
"Gondividete la foto di kuesto kagnolino malato e feisbuc donera due centesimi a ogni condivisione" e magari questo kagnolino ha una fetta di prosciutto cotto in faccia.
"Asdrubalo sta male e ha bisogno di una preghierina scrivi amen sotto al suo post e gli manderemo l'affetto del Signore". Foto presa da Google e storia palesemente falsa, ma lei scrive AMEN! Con il cuoricino anche. E tagga pure le amiche. Più sceme di lei.
Loro sono anche fuori dalla porta, non solo in rete.
Farete più fatica a riconoscerle perché persino loro hanno una strategia per sopravvivere e non restare sole al mondo e cercano di camuffarsi. Le fanno DOPO le domande sceme. Quando sarete entrate in confidenza.
"La pediatra mi ha dato la crema CulNonBruciaPiu, secondo te va bene?"
(E che ca*** ne so, non sono mica un medico).
"Il beta mi è uscito negativo ma mi brucia la patata, secondo te sono incinta?"
(Chiedilo al beta!!!)
Una volta capito che vi trovate di fronte a questo tipo di mammina, cercate di limitare i danni. Tipo evitandole per sempre.
Il bello, di queste mamme tarde di comprendonio, è che il loro scarso acume è direttamente proporzionale alla loro arroganza.
Guai a fargli notare, anche solo gentilmente, che hanno detto una sciocchezza.
Arriveranno a insultarvi i parenti fino al decimo grado.
Noi non ce la facciamo più.
Ci dispiace che queste analfabete funzionali e sgrammaticate abbiano diritto di voto (e di non vaccinare i loro figli... ah, non più... che peccato! :-D)
Buonanotte <3
P.S. Noi le abbiamo incontrate, ahimè, le mamme tarde di comprendonio e siamo arrivate al punto di invidiare i nostri mariti per i loro amici strambi. Tipo quelli che, a 25-30-35-40 anni suonati, si escono il pisello in bagno per misurarlo con il righello o fanno una gara di eruttazioni fuori dal vostro balcone.
Almeno sono scemi divertenti. Non scemi e basta.


domenica 13 agosto 2017

Si, mammina perfetta, i nostri figli ogni tanto mangiano schifezze. E allora?

Cara mammina perfetta,
questo articolo è per te.
Tu che ogni giorno ci frantumi gli zebedei che non abbiamo (ma ci cresceranno se continui così) con post contro l'olio di palma, il latte di mucca, la farina bianca, lo zucchero bianco, lo zucchero di canna che non è vero zucchero di canna, lo zucchero e basta, i grassi saturi, i grassi insaturi, i carboidrati, e contro tutto quello che non è biologico...
Devo confessarti una cosa.
Prima siediti.
Seduta? Bene.
Cara mammina perfetta, i nostri figli ogni tanto mangiano schifezze.
Proprio lo scorso sabato, una di noi è andata a un Mc Donald's e ha comprato per il suo marmocchietto un muffin al cioccolato per merenda. Bello grasso e saporito. Aveva anche le scaglie di cioccolato sopra. Il povero bambino, non debitamente indottrinato come i tuoi (immagino che ormai se ne accorgano dall'odore se un cibo è proibito), se n'è mangiato metà. E l'altra metà l'ha mangiato la mamma snaturata.
Purtroppo, fuori da quel Mc Donald's, non c'erano mamme perfette e informate come te.
Persone che possiedono, grazie alla loro saggezza, l'elisir di lunga vita. Persone che arriveranno a campare anche oltre 150 anni. Più delle tartarughe giganti, più degli Hunza. Certo, a parte le cause di forza maggiore.
Cara mammina perfetta, tu che dai da mangiare ai tuoi figli solo oro colato, cominciando dall'amore liquido (per le ignoranti disinformate, è un termine edulcorato per definire il santo sacro lattuccio di mamma <3), hai mai analizzato l'aria che respiri?
Hai mai analizzato le onde elettromagnetiche che vengono dai tuoi apparecchi snaturati, compreso cellulare e computer da cui ci regali perle di saggezza?
Hai mai analizzato il fiato di tutte le persone che incontrate e che vi alitano addosso parole?
Fissazione per fissazione, io ti consiglio di farlo.
Cibo perfetto e poi? Lasci che la tua stirpe eletta si mischi con noi volgari plebei?
Se la ricerca della perfezione non va bene e ci sono fattori inquinanti della tua vita perfetta, direi che puoi tranquillamente emigrare in un posto più salubre.
Tipo la Groelandia.
Dai su, puoi farcela.
Noi tifiamo per te, sempre. <3


giovedì 10 agosto 2017

La mammina sul piedistallo

Care mamme a noi tutte indistintamente insopportabili, volevamo qui parlare di un esemplare ancora più insopportabile e sgradevole di voi.
La mammina sul piedistallo.
Lei non è una comune mortale, non è neanche una donna.
E' un modello di perfezione. Inaccessibile e invidiabile.
Il suo stesso destino era già scritto. Lei è nata per essere un modello da imitare (male, perché lei resterà sempre la numero uno) e per far sentire inadeguate, tristi, arrabbiate e frustrate tutte le altre mamme.
E' una vera e propria enciclopedia vivente. Sa tutto. E non ha mai "sbagliato", a partire dal concepimento. Fa sempre quello che ha in mente di fare e va tutto, sempre, come dice lei. Scendendo nel politicamente scorretto, quante mamme sognavano una femminuccia e hanno fatto di tutto per averla, monitorando scrupolosamente orari e durata delle copule e mangiando questo si e quelllo no? Già se la vedevano indossare quel vestitino che era stato loro, conservato perfettamente dopo trent'anni, e al test di gravidanza positivo hanno speso 569,2 euro in vestitini rosa. E poi all'ecografia, la doccia gelata: "signora guardi che bel pisellino!".
La mamma sul piedistallo voleva una femmina e un maschio e ha avuto esattamente una femmina e un maschio. Quando e come voleva lei.
Non vi svelerà mai come ha fatto, è il suo segreto...
Quando la incontrate e le raccontate tutte le vostre vicissitudini di mamme normali e imperfette, compresi i vostri fallimenti, lei andrà contro ogni buona norma di educazione civica e si pomperà ancora di più l'ego a spese vostre, sciorinando tutti i suoi successi, alcuni dei quali sembrano anche piuttosto assurdi.
"Tuo figlio ha un anno e due mesi e ancora non cammina. Oh. (espressione mooolto dispiaciuta, come se vi fosse capitata una disgrazia) Il mio ha camminato da solo a sette mesi!" (sorriso a 52 denti).
"Veramente, quando allattavi al seno, ti sono venute delle ragadi pazzesche ai capezzoli? A me no! Bastava fare così, così e così!" (Dopo, ripensandoci su, vi accorgerete che è esattamente quello che avete fatto voi. Ma voi non siete la mammina sul piedistallo e quindi vi è andata male. Come tutto quello che fate. Vi sentite un po' una scimmietta che prova a disegnare la Gioconda.)
Lei è anche una moglie perfetta.
"Come va con tuo marito?"
"Eh sai, tra il lavoro e il bimbo, ci siamo un po' allontanati..."
"Oh... (di nuovo quello sguardo che vi compatisce). Noi no. Noi siamo più uniti di prima. Una cosa sola." (Occhi a cuoricino per lei e conati di vomito per voi).
I suoi bambini non sono bimbi normali ma hanno battuto ogni record.
Prima parola consapevole a due mesi, prima camminata da soli a sette mesi, contano fino a dieci dall'anno di vita, contano fino a cento dall'anno e un giorno di vita, lo spannolinamento... ehm... ah già.... loro non hanno mai portato i pannolini e non hanno mai sporcato!
Il primo giorno di scuola hanno insegnato a tutti i bambini e alla maestra a scrivere.
La loro prima poesia ai parenti l'hanno recitata nel loro primo Natale. Non importa se sono nati il 23 dicembre e il 25 avevano due giorni di vita.
E' successo e basta.
Ed ora voi penserete, nella vostra candida ingenuità, "basta non raccontarle nulla".
Eh no, care mammine sprovvedute! Se non chiedete, sarà lei a domandare. Su tutto.
Non provate a mettervi in competizione con lei ma piuttosto, come sempre, tagliate corto. Annuite con educazione e finta gentilezza e poi inventate un improvviso impegno e dileguatevi.
Subito dopo essere scappate dalla mammina sul piedistallo, mettetevi le cuffie e ascoltate, al massimo volume, il primo ruttino del vostro pargoletto.
E rallegratevi, perché voi non avete messo al mondo e non state crescendo un trofeo da competizione ma... un bambino.
Un puro, semplice e candido... bambino.
Alla prossima, mamme insopportabili :)



mercoledì 9 agosto 2017

Cara mammina litigiosa, cosa ci guadagni esattamente a litigare?

Cara mammina litigiosa,
questo articolo è proprio per te. Tu, mammina piena di amore e di dolcezza. Ne hai talmente tanta nel cuore che non vedi l'ora di spargerla nel mondo esterno.
Noi abbiamo una domanda sulla punta della lingua.
E' una domanda seria però. Stavolta non siamo ironiche. Abbiamo davvero la curiosità di sapere, di ampliare i nostri orizzonti. Ci rendiamo conto che il nostro approccio pacato può essere desueto e a tratti anche irritante, poco impulsivo. Per cui vorremo avvicinarci a chi è così diversa da noi. Magari impareremo qualcosa :)
Cara mammina che litighi e che flammi su Facebook... ci spieghi esattamente... minuziosamente... cosa ci guadagni a farlo?
Noi non siamo complottiste e non crediamo che ci siano enti astrusi che ti paghino per farlo. Non pensiamo proprio che c'entrino interessi economici.
Il che non sarebbe un difetto, intendiamoci. Ti renderebbe furba. Cosa che tu a quanto pare non sei. Per niente.
Non pensiamo neanche che tu sia una profeta infallibile, detentrice di una verità assoluta e sacra. Fosse così, come ogni essere umano gretto ed egoista, ti guarderesti bene dal diffondere un tale "segreto" agli altri, ma lo terresti per te, a beneficio della tua persona e dei tuoi cari.
C'è da ammettere che quel piglio aggressivo con cui tu ripeti le tue teorie, come un
mantra, regala un certo tocco di incertezza a ogni tuo eloquio.
Perché ti affanni tanto a cercare illusoriamente di convincere le altre mamme?
Si vede che il tema argomentativo non era proprio il tuo forte, a scuola. Sei più brava nel copia e incolla.
Per non parlare del mancato rispetto, finisci per scendere sempre sul personale.
Però lo confessiamo, un po' ci piace quando resti con le spalle al muro e nel tentativo di uscirne e tornare sul tuo piedistallo, dalle tue soavi labbra escono insulti, maledizioni e volgarità indegne per una signora di classe e per una mamma.
Ti sei rivista in questo post, cara mammina?
Tranquilla, le nostre critiche sono sempre costruttive.
Abbiamo un bel consiglio per te.
La prossima volta che ti rode il sedere perché Tizia ha partorito con un taglio cesareo o a casa a suon di fanfare, o perché Caia allatta con il biberon o al seno o con la cucchiarella, o perché Sempronia ha fatto un lettino a castello o un lettino montessoriano al pupo... TRATTIENITI.
NON BARARE! TRATTIENITI.
Cancella quello che stavi scrivendo.
Ricorda che non sei un animale tutto istinto ma sei umana. Sei una donna.
Respira.
CANCELLA, DAI!
Spegni il computer.
Vatti a fare una passeggiata. Guarda un bel film. Chiama la tua migliore amica. Litiga con tuo marito.
BRAVA.
MISSIONE COMPIUTA :)
Siamo fiere di te <3

venerdì 4 agosto 2017

Cara mammina ansiosa, prima di parlare, conta fino a dieci.

Cara mammina ansiosa,
tu che ami tediarci con i tuoi problemi gravissimi di vita o di morte, spesso dilemmi che risolverebbe anche una scimmia bendata e narcotizzata (ma tu NO)... Tu che ingigantisci quisquiglie e sminuisci problemi veri... ti preghiamo, ti scongiuriamo... prima di parlare, prima di far diventare reali i tuoi pensieri, conta fino a dieci.
Siamo stanche di leggere che hai gli attacchi di panico perché il tuo bambino, a tredici mesi, non corre per i prati, recitando, per te, "Mater dolcissima, ora scendono le nebbie, il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d’acqua, bruciano di neve; non sono triste nel Nord:
non sono in pace con me, ma non aspetto perdono da nessuno
".
Siamo esauste di sapere che, per quell'unico attacco di manico che hai avuto, in quell'unico istante che il tuo flusso di pensieri si è acquietato e ti sei accorta che esiste tuo marito, ti fai mille paranoie di essere in stato interessante. A test negativo. Raccontando, con dovizia di particolari, quanti e quali fluidi fuoriescono dalla tua patata.
Vai da un ginecologo, cavolo! Non farci tornare su il pranzo e la cena del giorno prima.
Siamo annoiate, annoiatissime, di constatare che, ancora una volta, il pediatra di tuo figlio non ti convince. Ti ha detto di dare le pappe a sei mesi ma tu vuoi darle a sette. Ti ha detto che tuo figlio è sottopeso e che dovrebbe mangiare di più ma tu pensi che stia benissimo perché corre ed è vivace. Ti ha detto di dare un antibiotico ma a te non va perché troppi antibiotici indeboliscono il sistema immunitario.
Il pediatra non ti piace? Cambialo! Non ti piace nessun pediatra? Andate a vivere su un'isola deserta e curatevi con le erbe mediche e gli infusi di bacche! Però corri, mi raccomando, prima che arrivi un assistente sociale.
Spesso ci mettiamo alla ricerca di chicche divertenti. Domande assurde, che chiunque si vergognerebbe a porre.
La cosa inquietante è che, ci mettiamo pochissimo a trovarle.
Mammine, vi prego. Contate fino a dieci prima di parlare. E accendete il cervello!

mercoledì 2 agosto 2017

Ecco le mamme che non sopportiamo

E' ora finalmente di svelare l'arcano. Quali sono le mamme che non sopportiamo?
Detta così, suona malissimo. E' una frase assolutamente negativa e polemica. Noi non vogliamo ritrovarci la casella dei messaggi privati intasata di insulti, minacce di denunce o addirittura auguri di malattie e morte (eh si, certe care mammine arrivano a tanto) e quindi, cercheremo di porla in maniera diversa. Ci pariamo il sedere.
Quindi, fingete che non avete letto nulla. Ricominciamo.
Quali sono le mamme che tolleriamo?
Le mamme che tolleriamo sono.... rulli di tamburo....
LE MAMME QUALUNQUE.
LE MEDIOMOMS. LE MEDIOMAMME, se non vi piacciono gli inglesismi.
Prima di tutto la mediomamma è una che ride delle nostre battute, anche se sono battute che la riguardano.
Per cui, se vi offendete e vi brucia il sederino, non fate parte della categoria.
Le mediomamme sono mamme che non spiccano in perfezione o imperfezione. Mamme che non hanno proprio la mania di spiccare, ogni tanto amano il silenzio e la solitudine. Mamme che non stressano il sistema nervoso al prossimo parlando delle loro scelte. Fanno quello che fanno, semplicemente perchè a loro pare normale e giusto. Poi magari cambieranno idea, ma non importa. Lo faranno sempre con spontaneità e senza mettere i manifesti. Accettano che il mondo esterno sia fatto da individui con una testa pensante, ognuna diversa dall'altra, e quindi non perderanno tempo a convincere e in battaglie inutili.
Le battaglie che piacciono alle mediomamme / mediomoms, sono battaglie serie.
La difficoltà di essere mamme in Italia, gli asili nidi e le mense che non ci sono, la scarsissima tutela alla mamma che lavora, l'impossibilità, spesso, di conciliare famiglia e carriera.
Battaglie su cui, oggi, non ci si concentra abbastanza.
E invece bisognerebbe farlo, perché l'Italia, da questo punto di vista, è un paese veramente arretrato.
Ora vi salutiamo perché abbiamo di meglio da fare che dispensare perle di saggezza.
Ah, noi ovviamente non siamo mediomamme, ma siamo super mamme arroganti e presuntuose, uno scalino sopra tutte. Quindi non vi aspettate salamelecchi e applausi per quello che fate. Al massimo li dispenseremo a noi stesse.
Buona giornata <3

lunedì 31 luglio 2017

Il corso pre-parto - ultima parte

La mammina ingenua torna a casa ed è davvero combattuta. Lei vuole a tutti i costi essere accettata come mamma perfetta. Si fa film mentali su come sarà. Si sente orgogliosa, allora, pensando a come sarà doloroso il suo parto, e alle sue tette e alla sua schiena distrutta dal suo pargoletto che sarà attaccato a lei h24. Ma... c'è sempre un leggero malessere che si insinua dentro di lei. Non capisce perché ma ha dei dubbi, delle perplessità.
Arriva la prossima "lezione" del corso pre-parto. L'ha attesa con ansia tutta la settimana. Non vuole distinguersi di nuovo facendo domande stupide. Ormai le è abbastanza chiaro che la mamma deve soffrire sempre e non sono ammesse deroghe.
In questa lezione, l'ostetrica inizia a elencare tutto quello che dovrà comprare la futura mamma per fare bene la puerpera. Puerpera, che parolina gradevole all'udito!
"Bisogna essere in sintonia con l'universo, care mammine. La natura ha previsto tutto. Non vi preoccupate di comprare creme o cremine. Avrete delle ragadi ai capezzoli? Basta spalmare un po' del vostro latte e far asciugare. Smagliature? Olio di mandorle!"
La mammina ingenua pensa che per le smagliature poteva usare sempre il latte materno, così più cm del suo corpo avrebbero maleodorato di mozzarelle andate a male. In effetti, una mamma non ha diritto a una vita sociale, a parte frequentare altre mamme, quindi che importa se puzza un po'?
Le viene in mente una domanda da fare. Deve. Lei si è sempre tenuta in forma, prima di rimanere incinta, tra corsa, bicicletta ed esercizio fisico.
"Posso chiederle una cosa?"
"Prego!" dice lei, con un ampio sorriso.
"Dopo quanto tempo dal parto posso riprendere a correre e a fare gli addominali?"
Silenzio in sala. Le altre mamme la guardano con gli occhi sgranati.
Scoppiano tutte a ridere, ostetrica compresa.
Un'altra mamma: "Pensi che avrai il tempo di fare gli addominali? Beata te!"
La mamma-bis non dice niente, la guarda solo atterrita, uno sguardo che dice "Ma come, stai per diventare mamma e pensi al tuo fisico? Che razza di egoista ingrata e snaturata!"
L'ostetrica: "Beh cara, portando il bambino in fascia o nel passeggino, ti assicuro che farai molto esercizio fisico!"
A quel punto la mamma ingenua non è più una mamma ingenua.
Ha un moto interiore di ribellione, di rabbia, di orgoglio.
Aspetta in silenzio che finisce la "lezione" e poi saluta, dispensando sorrisi a tutte.
"Ci vediamo la prossima volta! Vai di qua? Anche io! Si, facciamo la strada insieme!"
Finge, con le altre mamme, di trovare fantastico quel corso pre-parto e non vede l'ora che nasca il suo bambino per stare chiusa in casa tutto il giorno a prendersi cura di lui h24 mentre gli altri le danno una mano a pulire.
Se solo si facessero anche la doccia al suo posto o mettessero loro il latte materno ad asciugare sui capezzoli feriti, sarebbe perfetto!
Il suo malessere però, il suo disagio, ancora non ha un nome.
Le guarda meglio, alcune di queste future mamme.
Una ha le sopracciglia unite. Un'altra ha i baffetti. Una è vestita come una sioux. Una ha occhiaie e borse sotto agli occhi. Un'altra sembra che non abbia i seni, sono un tutt'uno con la pancia.
E capisce, l'ultima lezione di vita importante.
UNA MAMMA NON SI DEVE CURARE. UNA MAMMA NON DEVE PENSARE A SE' STESSA. UNA MAMMA NON DEVE PENSARE AL SUO FISICO, SPECIE DOPO CHE HA PARTORITO.
UNA MAMMA PERFETTA DEVE FARE DI TUTTO PER ESSERE O TRASFORMARSI IN UN CESSO A PEDALI.
No, la mamma ingenua non ci sta.
Al prossimo post non parleremo delle ultime due lezioni del corso pre-parto.
Perché la mamma ingenua le ha disertate e ha ignorato messaggi e inviti delle altre future mamme, quindi non sappiamo come siano andate.
Però ora la mamma ingenua ha capito il suo disagio.
Care altre mamme, io non sono e non sarò mai solo una MAMMA, sono anche una DONNA! Al cento per cento.

sabato 29 luglio 2017

Il corso pre-parto - parte seconda

La mammina ingenua, dopo le prime domande invadenti, non capirà ancora in che mondo si trova. Neanche quando incontrerà la mamma-bis vipera (o peggio, mamma-ter, mamma-quater).
Costei sciorinerà a tutto il gruppo la sua grande bravura. Lei ci è passata, sa già tutto. E' un'enciclopedia vivente. Non è solo una mamma. E' una pediatra, una puericultrice, una maestra, un'educatrice. Ovviamente sa tutto anche del parto.
Il suo primo parto è durato ventisei ore. Le spinte. Il travaglio quindici giorni.
Però ce l'ha fatta. E adesso che sa tutto, al primo doloretto, il bambino lo butterà subito fuori. "Eh, è il secondo, è più veloce, si sa". Lo sparerà fuori dalla sua vagina direttamente nella culletta. Da casa, ovviamente.
La mammina ingenua sarà colpita da tanta saggezza e le farà tantissime domande.
Finchè l'ostetrica e la psicologa non la zittiranno (finalmente).
Lei sarà combattuta: ma sto parto è una tortura come dice la mamma-bis vipera o è una passeggiata zen come dicono ostetrica e psicologa?
"Basta rilassarvi. Non serve l'epidurale. La natura ha previsto tutto. Lo sapete che, con il training autogeno, si riduce il dolore del 60%? Voi dovete rilassarvi e respirare nel modo giusto. Portate anche le vostre canzoni preferite."
La mammina ingenua vuole credere a questo e ha già in mente una compilation con il meglio della musica new age da inserire nel suo lettore mp3.
Ma poi, la psicologa dice qualcosa che la lascia di stucco.
"Ricordate che il dolore è importante. Il dolore vi darà modo di accettare vostro figlio, renderlo reale, dopo che l'avete immaginato per tutti questi mesi."
La mammina ingenua non capisce un cavolo di questa perla di saggezza ma annuisce contenta. Quasi la sente quella morsa alla pancia e ne va orgogliosa.
La mamma-bis vipera, a quel punto, vuole dire la sua.
"Per me poi il parto è stata una passeggiata rispetto all'allattamento. Ho avuto delle ragadi spaventose!"
"Eh cara" dice l'ostetrica "basta attaccare bene il bambino ma purtroppo non tutte le mamme sanno come fare. Ora ve lo spiego io."
Prende il bambolotto. Fa la sua lezione. Quasi ci si aspetta che tiri lei fuori il seno, tanto è infervorata. Poi arriva il video sull'allattamento.
Un video di donne a tette all'aria e latte dappertutto. Ragadi anche. Sembrano più morsi di pipistrello. Ma sorvoliamo su certe immagini non proprio gradevoli...
Bambini attaccati alla mamma h24. Mariti premurosi che fanno massaggi alle spalle. Bambini grandi attaccati al seno. Donne che portano i bambini addosso h24.
Finisce il video. A quel punto la mammina ingenua freme. Freme tantissimo. Deve chiederlo, deve assolutamente sapere.
"Ma... se io volessi uscire con un'amica... posso lasciare a mio marito un biberon di latte?"
Sguardi inorriditi. Scandalizzati.
"Il biberon? Ma sei matta? Non lo sai che il biberon interferisce sull'allattamento al seno? Il bambino va attaccato al seno a richiesta quando vuole lui e se vuoi uscire con un'amica te lo porti in fascia!"
"Ma... " la mammina ingenua si fa coraggiosa "Io non posso mica portare mio figlio addosso h24, non sono mica un canguro!"
"Eh tesoro" dice la mamma-bis vipera "Se non vuoi fare sacrifici, non dovevi fare figli."
E arriva la seconda, importantissima lezione di vita per la mammina ingenua.
LA MAMMA DEVE SOFFRIRE E DEVE SACRIFICARSI. LA MAMMA E' TALE SOLO SE PORTA ADDOSSO LA CROCE. SEMPRE.
Una vera mamma soffre per partorire, non chiede l'epidurale, non chiede assolutamente il cesareo (questi ginecologi che concedono il cesareo per scelta sono da radiare!), partorisce a casa magari, come ha fatto la sua nonna, allatta h24 con le tette di fuori, porta sempre il bambino addosso e... il resto alla prossima puntata!
:-)

giovedì 27 luglio 2017

Il corso pre-parto - parte prima

Il corso pre-parto è la prima occasione che ha la futura mamma di interagire con altre future mamme. La futura mamma ingenua si affaccia per la prima volta al mondo delle mammine gioiose. Sia chiaro, ingenua, non è un'offesa, noi eravamo proprio così eh? Ingenua ha il senso di pura, candida, innocente.
Si ritrova per la prima volta in questa sala, con tutte queste donne, incinte come lei. E' visibilmente emozionata e felice. Si fanno le prime domande di rito. "Ma tu a che settimana sei?", "E' maschio o femmina?". E già lì, si capisce che qualcosa non va. Puntualmente, ci sarà la mammina gioisa vipera che le chiederà quanto ci ha messo a rimanere incinta.
"Non saprei..." risponderà lei, imbarazzata. Colpita, nella sua intimità.
In quel momento ha anche ricordato, con un rossore alle gote, le copule con il suo compagno-marito, quelle copule che hanno portato al bel pancione.
"Io sono rimasta incinta subito" risponderà lei, magari con un commento poco elegante sulla grande virilità del marito, come se virilità corrispondesse a fertilità e non fosse (come è), una mera questione di fortuna.
"Ma sei sposata?" Altra domandina carina.
Perché la mammina gioiosa vipera, deve trovare per forza qualcosa per farla sentire in imbarazzo o diversa.
Lì, la mamma ingenua, se fosse una mamma come noi, che non sopporta le altre mamme, avrebbe ignorato o risposto con grande acidità, cercando in due nanosecondi di scoprire le debolezze della mammina gioiosa vipera.
Ma lei è ancora candida e quindi si limita a rispondere con sincerità, senza alcuna malizia. Magari crederà anche che quelle sono domande empatiche, volte a conoscersi meglio e fare amicizia.
La mammina gioiosa vipera dirà che lei e il suo legittimo coniuge sono sposati felicemente e che sognavano dal primo incontro un frugoletto per coronare il loro grande sogno d'aMMore. Ancora prima di incontrarsi lo sognavano. Era scritto nel destino. Erano nati per incontrarsi e riprodursi.
La verità, cara mamma ingenua, cara mamma che siamo state tutte, è che la mammina gioiosa vipera, onnipresente in qualsiasi contesto, non vuole fare amicizia con te. Lei vuole solo tentare di sentirsi superiore.
Quindi, ci rivolgiamo a te, che ancora ci devi andare al corso pre-parto del cavolo, quando riceverai domande del cavolo e/o invadenti, NON RISPONDERE, oppure rispondi in modo così acido o assurdo da buttare tutto in caciara.
Esempio:
"Quanto tempo ci hai messo a rimanere incinta?"
"Sai che non lo so? Ho anche fatto qualche fotografia mentre copulavamo, alla ricerca del bimbo. Ce l'ho qui sul cellulare, la vuoi vedere? Sicuramente c'è anche la data."
"Ma sei sposata?"
"Lui è bigamo (sorriso ampio)"
Mammina ingenua, non ti fare mettere i piedi in testa.
MAI.